Il guerriero amico di Niso: chi era Eurialo? Che ruolo hanno avuto i due nell’Eneide?

Il guerriero amico di Niso: chi era Eurialo? Che ruolo hanno avuto i due nell’Eneide?

Due personaggi forse meno noti dell’Eneide del poeta Virgilio sono Niso ed Eurialo. Questi due personaggi sono giovani guerrieri profughi della città di Troia e sono l’emblema dell’affetto e del rapporto di amicizia. Virgilio ha voluto raccontare di questi due personaggi proprio per sottolineare quei valori di amicizia e affetto che li legano e per celebrarli. Valori che il poeta riteneva fossero davvero fondamentali nella vita, in particolar modo la fedeltà e la lealtà nei confronti dell’altra persona.

Eurialo e Niso

Niso è il figlio di un nobile troiano e ha già combattuto con i suoi fratelli la Guerra di Troia e proprio per questo è più esperto e maturo. La sua passione per la caccia è nota e viene raccontata proprio nelle pagine scritte da Virgilio. Niso appare per la prima volta all’interno del quinto libro proprio al fianco dell’amico Eurialo durante una gara di corsa.
Eurialo è un lontano parente del re di Troia Priamo, che a sua volta aveva combattuto ed era morto nella guerra di Troia. Egli viene descritto come un fanciullo dalla bellezza davvero folgorante e proprio grazie a questa dote Eurialo, riesce spesso ad ottenere tutto ciò che vuole.

Eurialo e Niso vengono ricordati soprattutto per la gara di corsa a cui partecipano e soprattutto per l’episodio della strage di nemici compiuta dai due e che però avrà un tragico epilogo.

Il racconto dell’Eneide

Il primo episodio che vede coinvolti i due amici riguarda la gara di corsa che avviene durante i giochi funebri per la morte di Anchise. Eurialo riesce a vincere questa gara di corsa grazie proprio all’aiuto di Niso e ad un suo stratagemma. Niso infatti, permette ad Eurialo di vincere grazie ad uno sgambetto di Niso su un altro corridore, Salio. E’ proprio grazie alla sua bellezza, che Eurialo riesce a spuntarla e a vincere portando i giudici dalla sua parte.

I due amici appaiono nuovamente nel nono libro, dove passano nell’accampamento dei Rutuli per raggiungere Enea. Qui i due decidono di fare una strage dei nemici addormentati, ma peccano di troppa superbia e inesperienza rubando molti oggetti dorati che attirano l’attenzione. In particolar modo Eurialo, ruba un elmo scintillante, il cui bagliore desta il loro nemico Volcente.

Volcente, accortosi di cosa stava succedendo, si mette alle calcagna dei due ladri per punirli dell’elmo rubato e della strage fatta. Proprio a causa del peso degli oggetti rubati, i due non riusciranno a fuggire e saranno ostacolati nella corsa verso la salvezza. Proprio per questo, Volcente riesce a raggiungerli e ad uccidere Eurialo infilzandolo con la sua spada.

A sua volta Niso, cercherà disperatamente il suo compagno lanciandosi contro i nemici. In questa battaglia Niso riesce anche ad uccidere due soldati di Volcente e Volcente stesso, conficcandogli una spada direttamente nella gola e dunque colpendolo mortalmente. Tuttavia Niso non riesca a sfuggire agli altri soldati che lo colpiscono a morte. Tuttavia Niso, prima di morire, si getta sull’amico e trova finalmente pace poiché riuscito a ricongiungersi a lui, almeno nella morte.

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