Osteofiti cervicali: che patologia è? Che sintomi presenti? Come si cura?

Osteofiti cervicali: che patologia è? Che sintomi presenti? Come si cura?

Gli osteofiti cervicali si vanno a formare intorno alle strutture connettivali che vanno a circondare le articolazioni tra le vertebre cervicali. Il problema della loro formazione, è una riduzione del range di movimento del paziente, associato a molto dolore nel momento in cui si cerca di ovviare a questa resistenza motoria. La conferma della diagnosi arriva unicamente tramite esami radiologici in grado di andare ad indagare a fondo le strutture ossee. La terapia è principalmente incentrata su farmaci antidolorifici, al fine di permettere al paziente di migliorare la sua qualità della vita. L’unica risoluzione del problema è di tipo chirurgico, ma solitamente non si interviene per evitare manipolazioni della colonna vertebrale.

Cosa sono gli osteofiti cervicali

Gli osteofiti cervicali si formano in seguito all’usura delle articolazioni vertebrali, che viene comunemente chiamata artrosi cervicale. In particolar modo è la zona delle faccette articolari che con l’andare del tempo può attivare un meccanismo di difesa che ha come scopo quello di andare a rinforzare le strutture usurate e che invece porta a processi che prendono il nome di ossificazione secondaria. E’ proprio l’ossificazione che va a creare gli osteofiti, responsabili del dolore cervicale.

Inizialmente se limitati ad una sola zona, gli osteofiti rimangono quasi completamente asintomatici. Nel caso in cui invece si manifestassero, ad essi sono associati differenti fattori. Innanzitutto c’è una limitazione della motilità cervicale, insorgenza di cervicalgia (dolori alla zona cervicale), formicolii a braccio e spalla. Molto spesso al dolore primario vengono associati dolori secondari provocati da una postura magari scorretta che si assume per ovviare al dolore.

La sintomatologia è solitamente più rilevante a livello di spalla-braccio, piuttosto che al livello del collo dove ha origine l’osteofita. Se gli osteofiti andasse ad agire e a comprimere i nervi, tutto il braccio ne risentirebbe e ci sarebbe anche un’importante limitazione dei movimenti. La radiografia e nei casi più specifici la TAC, sono in grado di mostrare la situazione cervicale e gli osteofiti che si sono formati.

Cure

Gli osteofiti cervicali non vengono solitamente curati, ma più che altro monitorati nel tempo. Solitamente si cerca di intervenire con antinfiammatori o addirittura senza alcuna terapia. Questo ad esclusione dei casi in cui l’osteofita vada a comprimere a livello neuronale e del midollo vascolare o spinale. In questi particolari casi si può decidere di intervenire chirurgicamente, ma solitamente si preferisce evitare il rischio.

Solitamente al trattamento farmacologico viene affiancata una terapia che preveda la fisioterapia. È infatti molto importante andare ad intervenire con la fisioterapia e con la ginnastica posturale per cercare di attenuare il dolore ed evitare di peggiorare la situazione magari assumendo posizioni viziate. I particolar modo la postura durante la giornata è importantissima, per evitare un peggioramento della situazione.

Imparare a stare seduti nel modo corretto e a camminare con la schiena dritta, può voler dire attenuare il dolore provocato dagli osteofiti cervicali e ad evitare l’insorgenza di altri osteofiti e quindi di altri dolori. Cercare di intervenire sulla postura e con gli esercizi è senza dubbio il metodo migliore.

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