Uno dei romanzi più famosi per ragazzi è le avventure di Tom Sawyer. Molti hanno letto il libro, altri hanno visto il film e c’è chi si è appassionato al cartone animato. Ci sono però delle differenze tra il libro e quello che vediamo nello schermo.
Tom Sawyer ha un grande amico, cioè Huckleberry Finn e i due, insieme, da ragazzi, anzi poco più che bambini, vivono delle avventure che mostrano un momento particolare di un’epoca che era molto difficile a libello sociale e culturale.
Chi è Tom Sawyer
Il personaggio di Tom Sawyer è il classico monello. Possiamo definirlo come il “Pierino” americano. Scaltro, furbo e astuto, con buon cuore, ma che cerca sempre di usare l’astuzia per destreggiarsi nelle sue disavventure. Ha degli amici del cuore con cui vive molte avventure che poi diventano i motivi per cui in tanti non sopportano il carattere di questo personaggio.
Lui sfrutta comunque la sua astuzia sempre per nascondere le marachelle che commette e, allo stesso tempo, raggira e imbroglia per non dover pagare le punizioni inferte quando viene scoperto dagli adulti.
La trama delle sue avventure
Nel romanzo scritto da Mark Twain vediamo che Tom Sawyer, essendo un ragazzo vivace e monello, alla fine non viene mai creduto. Però è colui che scopre l’assassino del dottore del suo paese. Alla fine infatti rischia di morire, insieme ai suoi amici, da questo soggetto che non vuole finire in galera.
Alla fine del libro, Tom Sawyer testimonia contro l’assassino facendo scagionare una persona che era stata ingiustamente accusata al suo posto. Ciò dimostra che il bambino non è solo uno scapestrato, ma che conosce profondamente i valori di giustizia ed ha anche un forte coraggio perché affronta un adulto che si è reso artefice di un omicidio.
Perché è tanto famoso Tom Sawyer
Il libro di Mark Twain, cioè le avventure di Tom Sawyer e Huckleberry Finn sono testi autobiografici. Questo è uno dei motivi che hanno dato successo a questo romanzo diviso in 4 libri. Infatti lo scrittore sottolinea più volte che lui è Sawyer sono la stessa persona. Infatti lui ha testimoniato in una causa per omicidio.
Ci si ritrova in un’epoca, cioè il 1860, in cui la guerra di secessione era alle porte, dove c’era il movimento contro la schiavitù in ogni sua forma. Dunque ci si ritrova in un momento culturale che è molto particolare, ma che negli occhi dei bambini non esiste. C’è solo la giustizia e la consapevolezza di un uomo ucciso e di un innocente condannato il tutto condito dalle avventure che vivono solo i bambini, come rubare la marmellata.