Nonostante l’impero romano di fatto abbia due evoluzioni della sua storia con l’impero romano d’Occidente e l’impero romano d’Oriente, quando si indica la caduta dell’Impero romano si parla della caduta dell’Impero Romano d’Occidente, ovvero del grande impero fondato da Ottaviano Augusto.
La storia dell’Impero Romano
La caduta dell’impero romano d’Occidente avvenne nel 476 d.C. per mano di re Odoacre e segnò la fine di una parabola che ormai era diventata discendente rispetto all’impero fondato da Augusto, in seguito agli eventi che sono stati innescati dalla morte di Cesare del 44 a.C.
La parabola discendente dell’impero romano iniziò già tra il II e il IV secolo dopo Cristo, quando l’impero vedeva la fine del periodo delle grandi conquiste che gli avevano procurato sempre nuove risorse e che quindi provocarono un indebolimento molto forte dell’economia. Indebolimento economico che, insieme all’instabilità politica nonché alla pressione da parte di popolazioni esterne ai confini, già nel III secolo minacciò di far crollare l’impero.
Le strutture dovettero quindi riadattarsi dall’interno e furono imperatori come Settimio Severo, Diocleziano e infine Costantino, a cercare di riorganizzare dall’interno l’impero per evitare il crollo. Il cambiamento avvenne sia a livello istituzionale, che militare, che amministrativo senza contare che anche dal punto di vista religioso il cambiamento fu molto forte, poiché l’impero romano sotto il segno di Costantino assunse il cristianesimo come religione consentita e protetta.
L’imperatore cercava di mantenere la coesione e la pace nonché la tolleranza verso questa nuova religione che man mano stava prendendo sempre più piede, a differenza dei suoi predecessori che invece perseguitavano i cristiani. Il processo di trasformazione fece assumere una fisionomia completamente nuova all’Impero, con una nuova capitale e un nuovo assetto amministrativo. Anche la religione aveva impattato moltissimo sull’antica struttura interna dell’impero, che iniziò a tollerare la religione cristiana fino ad assumerla come primo culto.
La caduta
Tuttavia l’aspetto nuovo dell’Impero Romano servì semplicemente per rallentare e rimandare la sua caduta. Esso infatti man mano si indebolì progressivamente e dal IV secolo in poi, cominciò ad essere vittima delle invasioni barbariche da parte delle popolazioni confinanti, in particolar modo da parte degli Unni.
La caduta dell’Impero romano avvenne nel V secolo dopo Cristo, il momento in cui l’impero romano d’Occidente entrò in una crisi irreversibile e dopo un periodo di disordini dove i popoli germanici insediarono dall’interno l’impero creando nuovi stati destinati a diventare dei regni, portarono ad una di destabilizzazione della struttura statale che venne in seguito abbattuta.
L’ultimo imperatore che venne deposto nel 476 da Odoacre re degli ostrogoti fu Romolo Augustolo, che ormai degli imperatori che fondarono l’impero romano non aveva praticamente più nulla. In questo modo finiva l’organismo politico che era stato in grado di unificare quello che all’epoca era di fatto quasi tutto il mondo conosciuto. La deposizione di Romolo Augusto segna sia la caduta dell’Impero romano, che proprio l’inizio di una nuova è il Medioevo.
Convenzionalmente si attribuisce alla deposizione proprio l’inizio del Medioevo per dare una data certa, anche se in realtà il susseguirsi di eventi si protrasse per svariati anni.