Un marchio aziendale deve rappresentare l’azienda con il pubblico, in modo da contraddistinguersi dalla concorrenza. Ma che qualità deve avere un marchio? Come si registra? E quanto viene a costare?
Perché e come scegliere il proprio marchio?
Un logo aziendale è importante per aiutare il business a crescere, perché trasmettono i valori e la professionalità dell’impresa.
Nell’ideare un marchio che rappresenti l’azienda, bisogna pensare a come garantirà un impatto coerente con il pubblico, in base a tutti gli elementi del marketing. In questo modo, il logo potrà fare la differenza agli occhi dei clienti.
Nello scegliere il proprio brand, si devono seguire dei criteri, ovvero:
- scegliere un nome breve, ma di effetto e che sia facile da pronunciare e ricordare, che sia un termine italiano o straniero, e privo di lettere mute;
- che sia originale ma diverso da altri marchi, in modo da non confonderli;
- che non descriva direttamente ciò che offre, come “Porte&finestre” o “Giardini&Terrazze”;
- evitare delle sigle;
- inserire anche un numero, che potrebbe renderlo più curioso e profondo al pubblico.
Per evitare di scegliere un marchio simile o uguale a qualcun altro, è bene controllare il registro dell’Ufficio Italiano di Brevetti e Marchi o il Global Brand Database.
Come si registra e quanto può costare?
Una volta scelto il proprio marchio, prima di presentare la domanda all’Ufficio Italiano di Brevetti e Marchio, occorre seguire dei controlli, assicurandosi che il brand sia conforme alle prescrizioni previste dalla legge, individuando anche in quale settore registrarlo.
Per fare la domanda, occorre redarla su uno specifico modulo e depositarla in una qualunque Camera di Commercio o inviarlo direttamente, tramite una raccomandata con ricevuta di ritorno, all’Ufficio già citato, al seguente indirizzo:
- Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, Divisione VIII. Via Molise 19, 00187 Roma.
La domanda, oltre al modulo (sia l’originale, dove verrà posto la marca da bollo di sedici euro, che in due copie), dovrà includere: l’attestazione di versamento all’Agenzia delle Entrate, la ricevuta del pagamento su c/c postale dei diritti di segreteria alla Camera di Commercio in cui è stata depositata la domanda, la lettera d’incarico, e degli eventuali documenti di priorità o atti di delega.
Una volta che la domanda sarà presentata, verrà valutata dagli uffici che si occupano delle domande, che li sottoporranno a varie verifiche. In generale, per il deposito e l’emissione del marchio potrebbero volerci sei mesi. Ci si deve ricordare anche che il rinnovo di registrazione del marchio, secondo la legge italiana, va effettuato ogni cinque anni.
Per quanto riguarda i costi, la registrazione del marchio include, oltre alla marca da bolla di sedici euro:
- la tassa di registrazione comprensiva di una classe, dal costo di 101 euro, più 34 per ogni classe aggiunta, ma se il marchio è collettivo potrebbe arrivare a 337 euro;
- i diritti di segreteria, che comprendono una cifra da 40 a 43 euro;
- il deposito di postale, il cui costo è simile a quello dei diritti di segreteria;
- le tasse, le tariffe di rilascio per le copie brevettuali e la richiesta di copia autentica.