Gli autocarri hanno, ovviamente, un’assicurazione diversa da quella dei normali veicoli. La legge italiana regola anche la polizza assicurativa di questi mezzi, ma alcuni ne abusano per ottenere dei vantaggi economici. Ma come si assicurano questi veicoli? A chi bisogna rivolgersi?
Le tipologie di autocarro
Prima di stipulare un’assicurazione sugli autocarri, è bene sapere che tipo di veicolo è, e quanti varianti esistono. Quando si parla di un autocarro (o un camion) s’intende un mezzo in grado di trasportare merci, dotato di una propria motricità, a differenza dei veicoli con rimorchi e, secondo l’articolo 54 del Codice della Strada possono essere destinati al trasporto di cose e persone.
Tra le tipologie di autocarro si possono classificare:
- l’autocarro con furgonatura e sponda montacarichi posteriore, che si può definire il “classico” camion, che trasporta una grande quantità di bene ad esercizi pubblici o privati;
- l’autocarro con cassone e gru dietro la cabina, la cui gru, il cui braccio è fissato generalmente alla cabina, permette di sollevare vari materiali;
- l’autocarro silos e cisterna, indirizzato al trasporto dei liquidi, sia alimentari che chimici;
- l’autocarro per trasporto autovetture, che trasporta veicoli gommati;
- l’autocarro con cabina allungata, che si può guidare con la patente B;
- l’autocarro con cabina incorporata nella carrozzeria;
- l’autocarro a quattro ruote motrici, utilizzato sia dai militari che per usi civili.
Quanto costa assicurare un autocarro
I costi dell’assicurazione dell’autocarro dipendono da diversi fattori. Primo fra tutti è l’uso per cui è destinato, che sia privato o lavorativo. Un altro fattore che incide per l’assicurazione è la classe di merito, ovvero la misura del numero di incidenti in cui un autocarro incorre. Un altro elemento che incide sul costo dell’assicurazione è il conducente: se quest’ultimo è giovane o non è l’unico che lo guida, il costo diventerà più alto.
Il fattore che incide di più sul costo della polizza è la portata del mezzo, ovvero la sua cilindrata e il numero massimo di persone o cose che può trasportare, e per questo è necessario conoscerne bene le varie tipologie già citate.
Esistono delle polizze assicurative a consumo, stipulate in base al numero di chilometri che l’autocarro percorre ogni anno.
Vi sono anche assicurazioni per gli autocarri storici, ovvero autocarri che hanno più di vent’anni d’immatricolazione, ed in questo caso diventano di interesse storico. Per essere considerato un autocarro storico, il mezzo deve essere immatricolato da più di trent’anni, e diventa d’epoca una volta superati i trentacinque anni di immatricolazione.
Per stipulare un’assicurazione del genere bisogna che questi mezzi abbia un minimo di venti ed un massimo di ventinove anni di produzione, ed essere iscritti all’ASI o al FIVS. Con questa assicurazione, si possono ottenere alcune agevolazioni, come la possibilità di guidarlo per tutto l’anno o avere rimborsi nel caso di incendio.
Queste polizze possono avere una durata annuale, mensile, semestrale o giornaliera, a seconda del loro uso, il che permette di risparmiare una somma considerevole, se si usa un mezzo del genere per periodi limitati.
Nell’assicurazione possono essere comprese delle coperture accessorie, come l’assistenza stradale o legale, ed altre valutate in base alla necessità.
A chi affidarsi?
Vi sono diverse agenzie assicurative che possono assicurare un autocarro. Una delle più note, è sicuramente l’Allianz, che offre una varia serie di contratti a chi possiede sia questi mezzi, che caravan ed altri mezzi a cui si ricorre per uso professionale, e delle garanzie supplementari come furti, incendi ed assistenza.
Tra le altre società assicurative si possono citare anche la Genertel, l’Axa, la Direct Line, la Faya, la Genyalloyd, la Reale Mutua, la Linear, la Zurich, etc. Online, inoltre, è possibile trovare diversi siti dove poter calcolare il preventivo, compilando dei form.