Annualmente, nella nostra bellissima nazione, vengono consumati non meno di 500.000 quintali di legno per la costruzione di bare tradizionali, cioè di 37.000 larici. Sulla base di questi numeri, si è stimato che per il loro decoro si faccia uso di oltre 6.000 tonnellate di vernice e che, da ogni tonnellata di vernice evaporino circa 400 kg di solventi considerati tossici per l’essere umano. Sulla base di questi dati non proprio rassicuranti e il desiderio di rendere il mondo più sano, sono stati ideati dei funerali naturali, ovvero una modalità ecologica di celebrare un rito funebre. Sono state progettare delle bare in cellulosa con finiture in legno e delle casse mortuarie in legno non trattato che vorrebbero, nel futuro a lungo termine, garantire una rinascita ecologica ed ecosostenibile al massimo delle possibilità. Rinascere dalle proprie ceneri è possibile ma, piuttosto che rinascere sotto forma di cemento, si può rivivere sotto forma di pianta o albero.
La cassa mortuaria in cellulosa
Se si pensa che 3 semplici casse in cellulosa potrebbero contenere la stessa quantità di legname di una cassa tradizionale, allora si ha un’immediata percezione di quanto si possa effettivamente risparmiare in termini di materiale sul proprio funerale. Da alcuni team italiani sono state progettate tre diverse tipologie di bare in cellulosa che possono anche essere impiegate per il processo di inumazione e per la cremazione, non purtroppo per la tumulazione. La bara in cellulosa ha la capacità di non rilasciare nell’ambiente le sostanze tossiche abituali della combustione e del percolato delle colle e di tutte quelle vernici che si applicano alle casse tradizionali. Per di più l’utilizzo di questo materiale innovativo contribuisce notevolmente alla salvaguardia dei boschi: in Italia si verificano annualmente 550.000 decessi annui che, per la fabbricazione di altrettante bare in legno, vengono consumati con 500.000 quintali di legno tagliato e trattato.
La rinascita dal legno
Una capsula in legno massiccio naturale di tiglio è stata pensata con la finalità che nessun tipo di trattamento chimico/fisico possa compromettere il progetto etico. L’urna è alta circa 33 cm ed ha sommariamente un diametro di circa 20 cm. Il tiglio è stato selezionato per la sua altissima rapidità di biodegradabilità (una volta interrato). Dopo alcuni esperimenti, si è dimostrato che inserendo l’Urna in un terreno mediamente umido, in un tempo di circa 10 mesi, la biodegradazione riesce a compiersi nel giro di 10 mesi. Una soluzione incredibile se si pensa che moltissimi cimiteri comunali italiani vivono nel sovraffollamento e nella cattiva gestione.
Le pompe funebri a Roma Funerali Roma potranno supportarvi nell’organizzazione del funerale di un vostro caro amico o parente, facendo in modo che le volontà, anche ambientali, del defunto, vengano rispettate e onorate. Rivolgersi ad un team di esperti in questi casi è fondamentale, perché bisogna essere rapidi nell’organizzazione senza però venire meno alla socialità e ai valori etici che ci circondano.