Si è soliti pensare che il diabete sia una malattia da adulti, ed invece, purtroppo colpisce anche i più piccoli. In Italia sono oltre 200 mila i bambini che soffrono di questo insidioso disturbo: ogni anno si contano 17 nuovi casi in più, ogni 100 mila ragazzi under 14.
Per questi motivi sta per partire nelle scuole e negli studi pediatrici un progetto informativo dedicato ai più giovani.
Diabete genetico?
Molti pensano che il diabete sia una patologia d’origine genetica, ma non è così. Infatti, solo 4 bambini su 100 hanno un fratello o una sorella con lo stesso disturbo.
Occorre fare degli accertamenti se il nostro piccolo beve più del solito, fa molta pipì e sta dimagrendo a vista d’occhio.
Sintomi
Altri segnali tipici del diabete sono l’anuresi notturna, cioè il bimbo riprende a bagnare il letto di notte, e una forte candidosi nelle zone intime.
All’inizio è normale per i genitori sentirsi confusi e impauriti, ma il diabete è una malattia che, con i dovuti accorgimenti, può essere tenuta sotto controllo e non condizionare in modo negativo la vita del bambino. Infatti, se i piccoli seguono le terapie quotidiane con precisione, la qualità della loro vita sarà pari a quelli dei loro coetanei non affetti dal diabete.
La cura consiste in iniezioni di insulina da fare almeno 4-5 volte al giorno. Il farmaco si dosa in base alla necessità e a quello che il bambino intende mangiare. L’insulina è contenuta in una piccola siringa con un ago molto sottile. L’iniezione è indolore e presto il bambino si abituerà a non averne più paura.