Il 1° febbraio è il World Hijab Day, il giorno in cui si celebra il velo islamico indossato da molte musulmane. L’idea è stata dell’americana Nazma Khan, che invita le donne occidentali a provare almeno una volta questo copricapo.
Dedicare una giornata al velo ha un obiettivo importante: sconfiggere i pregiudizi che vedono in esso un atto di sottomissione.
Quanti tipi di velo esistono? Qual è il preferito dalle musulmane?
Il più amato è l’al Amira, che in arabo vuol dire sciarpa delle principessa: è un velo bianco avvolto intorno al viso che copre anche le spalle. Segue poi il Hijab, un foulard colorato che nasconde solo i capelli. Il Niquab, invece, lascia scoperti solo gli occhi: in Arabia il 68% delle donne lo indossa.
Secondo il rapporto The global Islamic economy, nel 2019 i musulmani spenderanno 500 miliardi di dollari per essere alla moda. Infatti, anche nelle collezioni pret-a porter ci sono outfit che si prestano alle esigenze del mondo arabo.
E l’Italia è tra i primi esportatori di moda verso i Paesi Islamici.
Abaya, è la prima collezione di Dolce&Gabbana dedicata alle donne musulmane: in passerella sfilano modelle con veli e capi tradizionali decorati con pizzi e pietre preziose.
Ma gli stilisti siciliani non sono gli unici: anche grandi designer come Tom Hilfiger e Oscar de la Renta hanno realizzato abiti, chador e kaftani per il Ramadan, il mese sacro per gli islamici.