Prugne gialle: a cosa fanno bene? Quali nutrienti comprendono?

Prugne gialle: a cosa fanno bene? Quali nutrienti comprendono?

Le prugne sono un alimento ricco di vitamina A, molto utili per aiutare a contrastare l’invecchiamento e le malattie degenerative. La vitamina A può avere possibili effetti benefici su capelli, unghie e pelle. I frutti secchi vengono, infatti, consigliati in caso di stanchezza fisica oppure mentale. Possiedono inoltre, possibili proprietà diuretiche, stimolanti per il sistema nervoso e decongestionanti per il fegato. 

Ricche di potassio, possono essere consumate in estate poiché sembrano essere in grado di aiutare a reintegrare tutto ciò che viene espulso dal nostro organismo con il sudore. Indicate per essere consumate da bambini e anziani perché ricche di magnesio, calcio e fosforo.

Le prugne gialle sono una varietà che può essere consumata al naturale, cotta oppure utilizzata per la preparazione di marmellate, composte, sciroppi, gelatine e dolci di vario tipo. In estate si prestano molto per la preparazione delle macedonie e di frullati freschi.

Proprietà delle prugne gialle

In commercio si possono trovare tante varietà di prugne, che sembrano essere tutte accomunate dalle stesse proprietà nutrizionali. Oltre alla conosciuta proprietà lassativa che viene attribuita al consumo di questo frutto, possono essere utili anche per aiutare a contrastare l’osteoporosi, per favorire il benessere di capelli e pelle.

Le prugne gialle sembrano avere tantissime qualità, poiché contengono al loro interno molte fibre, vitamina C, K e sali minerali come potassio, calcio, fosforo e magnesio. Il possibile effetto lassativo delle prugne sembra essere legato alla presenza delle fibre che hanno il compito di fare aumentare il volume fecale e del sorbitolo, uno zucchero che richiama acqua nel lume intestinale. In particolare, possono aiutare a migliorare la mineralizzazione delle ossa, specie nel periodo della menopausa.

Purtroppo però, anche le prugne possono avere qualche controindicazione. In caso di diabete o in gravidanza è bene prestare attenzione alla glicemia, mentre la varietà secca è sconsigliata a coloro che soffrono di problemi di gastrite e in fase di allattamento.

Quali nutrienti contengono?

Qualsiasi possa essere la varietà di prugne, gialle, rosse, verdi o viola, di forma allungata oppure tondeggiante, la pigmentazione che le caratterizza sembra dipendere dall’origine geografica. Da un punto di vista calorico e nutrizionale non sembrano esserci particolari differenze tra le varietà. L’apporto calorico per 100 grammi di prugne è pari a circa 42 calorie per la varietà rossa, per le gialle invece, è di 35 calorie. 

Ciò che deve essere tenuto sotto controllo è il grado di maturazione di questi frutti, in quanto le prugne, così come qualsiasi altro tipo di frutta, più morbide e mature si presentano maggiore sembra essere la quantità di zucchero e di calorie che contengono al loro interno.

Se le prugne sembrano essere tutte uguali, nonostante abbiano un colore diverso, la varietà secca presenta caratteristiche diverse perché l’eliminazione dell’acqua può rendere gli zuccheri maggiormente concentrati e fare aumentare il numero delle calorie.

Gli esperti per questo motivo, consigliano di consumare le prugne secche solo nei periodi necessari come quando può essere utile ricorrere a un rimedio naturale per aiutare a contrastare la stipsi. In ogni caso è sempre bene parlare con il proprio medico qualora si soffrisse di stitichezza, insieme al quale modificare le proprie abitudini alimentari e intervenire, laddove necessario anche con la somministrazione di eventuali farmaci.

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