Le banche e le finanziarie per essere sicure che i soldi prestati verranno resituiti pretendono che i loro clienti presentino dei precisi requisiti: devono avere un reddito certo e un passato creditizio impeccabile; questo significa che le persone che hanno avuto qualche problema con dei precedenti finanziamenti faranno molta difficoltà a far accettare le loro nuove richieste di prestito; ma non tutto è perduto, visto che anche per questa categoria di persone ci possono essere delle soluzioni: tra queste rientrano anche i prestiti cambializzati per cattivi pagatori.
Cosa sono i prestiti cambializzati per cattivi pagatori
Iniziamo subito col dire che i prestiti cambializzati dovrebbero essere visti come una sorta di ultima spiaggia: prima bisognerebbe prendere in considerazione le altre possibilità, come ad esempio il finanziamento con cessione del quinto. Questa formula di prestito (riservata ai soli dipendenti pubblici e, in alcuni casi, privati e ai pensionati) viene concessa anche ai cattivi pagatori, perché il pagamento delle rate viene eseguito da datore di lavoro, che poi trattiene il relativo importo in busta paga: in altri termini, la sola presenza di uno stipendio (insieme alle coperture assicurative obbligatorie per legge) rappresenta l’unica garanzia richiesta dagli istituti di credito per concedere il prestito.
Ma, come abbiamo visto, la cessione del quinto non può essere richiesta da chiunque, ma solo da alcune categorie di persone. Per chi è iscritto nella lista dei cattivi pagatori e non rientra tra i soggetti che possono richiedere la cessione del quinto i prestiti cambializzati possono rappresentare una soluzione: a prescindere dalla condizione del debitore, il pagamento delle rate è garantito dalle cambiali, che sono dei titoli di credito esecutivi. Cosa significa “esecutivi”? Che se il debitore non rispetta le scadenze, il creditore può procedere con il protesto del titolo e il pignoramento dei beni del debitore (oltre all’applicazione di interessi di mora).
Le caratteristiche del finanziamento
Insomma, si tratta di una forma di prestito un po’ particolare e per questo motivo non andrebbe considerata come prima alternativa: è troppo “rischiosa” per il debitore e decisamente scomoda per il creditore (che per recuperare i soldi prestati deve comunque mettere in moto un meccanismo che può portare via diverso tempo). Anche se si sente parlare abbastanza spesso dei prestiti cambializzati per cattivi pagatori, le principali finanziarie di solito non trattano questo tipo di prodotto.
Esistono comunque diverse realtà (per lo più famose a livello locale) che erogano questi finanziamenti, oppure ci si deve rivolgere a privati. I prestiti cambializzati per cattivi pagatori di norma hanno una durata che va dai 18 ai 72 mesi (in alcuni casi si arriva fino ai dieci anni), il tasso di interesse (più elevato rispetto a quello dei normali prestiti personali) è fisso per l’intera durata del finanziamento e le rate sono di importo costante.