Molte citazioni della Bibbia e in generale della religione cattolica, sono ormai entrate a far parte del nostro substrato sociale più profondo. La religione è da sempre una grandissima fonte di ispirazione e costituisce di fatto la trama sociale e costante nel tempo. Nonostante crescano sempre di più i gruppi agnostici piuttosto che ateisti, la matrice religiosa interagisce con tutto ciò che fa parte dello strato sociale ed è ancora profondamente radicata nelle tradizioni e nella cultura. Cultura di cui fanno parte anche delle frasi o dei modi di dire che proprio si ispirano agli scritti religiosi cristiani. Un esempio particolarmente utilizzato è il detto “porgi l’altra guancia”.
Da dove deriva Porgi l’altra guancia?
Porgi l’altra guancia è un detto che viene riportato nel Vangelo secondo Matteo e dal Vangelo secondo Luca, che riportano le parole di Gesù. In particolar modo questo brano evangelico, contiene al suo interno delle frasi che hanno significato analogo a frasi come “se uno ti costringerà a fare un miglio tu fanne con lui due” oppure “a chi vuol toglierti la tunica lascia il mantello” o anche “Da a chiunque ti chiede”.
Porgi l’altra guancia, come anche tutti questi altri detti, ha un profondo significato che poi è il significato religioso molto chiaro, ovvero aiuta e offri il tuo aiuto anche e soprattutto a coloro che in qualche modo ti hanno già ferito. Non a caso il porgere l’altra guancia richiama un qualcosa di fisico, quindi l’idea di un qualcuno che ha già per esempio preso uno schiaffo sulla guancia e che però porge comunque l’altra senza difendersi e soprattutto senza vendicarsi e contrattaccare contro il nemico o avversario.
Chiaramente questa è una allegoria e il porgere l’altra guancia si riferisce generalmente ad uno schiaffo e quindi ad uno schiaffo di tipo morale che la persona in questione riceve, ma che di conseguenza decide di superare e di fare ciò che ha ricevuto dando ancora una possibilità all’altra persona.
L’interpretazione dell’allegoria
La frase “porgi l’altra guancia” indica proprio una reazione non violenta è mette in azione il perdono Cristiano e richiama alla temperanza e a tutte le virtù che la Cristianità ha sempre esaltato, anche soprattutto nei confronti di chi si contrappone a noi e in qualche modo ci fa un torto.
La cosa importante infatti è perdonare e non vendicarsi ma anzi tendere una mano a coloro che inizialmente si contrappongono e ci feriscono proprio per dimostrare la nostra apertura e anche la nostra superiorità morale, sperando che dall’altra parte ci sia una qualche comprensione.
Secondo le interpretazioni letterali che riguardano d’archivio Cristiano, questo brano evangelico di fatto richiede una resistenza totale anche ad un’aggressione fisica, dal momento che i governi si difendono con la forza militare e di conseguenza molti hanno sostenuto questo anarchismo Cristiano che si celerebbe dietro a questa famosa frase.
Le interpretazioni da dare e date negli anni sono moltissimi e si basano su punti di vista molto diversi. Ma senza dubbio il significato ultimo è sempre e comunque quello di perdonare e dimenticare il torto subito e di porgere ancora aiuto a chi l’ha messo in atto.
