Pensioni anticipate lavoratori precoci: come funzionano? Chi può richiederle?

Pensioni anticipate lavoratori precoci: come funzionano? Chi può richiederle?

Il discorso riguardante le pensioni anticipate lavoratori precoci prende spunto da un preciso riferimento normativo di recente istituzione. La Legge di Bilancio 2017 ha, difatti, pattuito alcuni benefici previdenziali in favore dei cosiddetti lavoratori precoci, ossia quei soggetti che possono dimostrare almeno 12 mesi di contribuzione reale prima di aver raggiunto il diciannovesimo anno di età. Coloro che hanno cominciato a lavorare prima di avere la maggiore età e si trovano in determinate condizioni, possono accedere, anche nel 2021, a questa forma di pensione anticipata dimostrando, contestualmente, 41 anni di contributi a prescindere dalla effettiva età anagrafica. Pertanto, occorre approfondire il tutto per non lasciare nulla al caso.

Chi può richiedere le pensioni anticipate lavoratori precoci?

Questa formula di pensione per lavoratori precoci può essere richiesta da ogni lavoratore iscritto all’Assicurazione Generale Obbligatoria che ha cominciato a lavorare ottenendo determinati contributi ancor prima della maggiore età. Nello specifico, tocca a coloro che vantano 12 mensilità di contribuzione effettiva (anche in modo discontinuo) prima dei 19 anni e che si legano al sistema previdenziale misto, ovvero quel sistema di anzianità contributiva la cui origine è riconducibile al 1995. Il pensionamento anticipato riguarda sia gli autonomi che i dipendenti dei settori pubblici e privati.

C’è da dire, però, che alcune categorie professionali non possono beneficiarne. Pertanto, restano esclusi dall’agevolazione della Quota 41: i lavoratori appartenenti ai sistemi di previdenza privata come notai, avvocati, giornalisti e medici; i lavoratori che hanno cominciato a maturare contributi dopo il 31/12/1995 trovandosi, così, nel regime contributivo puro.

I requisiti necessari per le pensioni anticipate lavoratori precoci

Per ottenere quanto prima i benefici delle pensioni anticipate lavoratori precoci attraverso la Quota 41, i privati devono ritrovarsi in una delle seguenti situazioni: stato di disoccupazione successivo al termine del rapporto di lavoro sopravvenuta per licenziamento, dimissioni legate a giusta causa o risoluzione consensuale in merito alla procedura riguardante l’articolo 7, legge 15 del luglio del 1966 numero 604; essere in ultimazione integrale della prestazione per la disoccupazione da un periodo di tre mesi; essere in stato di invalidità superiore o uguale al 74% documentata dalle commissioni mediche per l’attribuzione dell’invalidità civile; essere caregiver, ovvero che seguono da sei mesi o dal momento della richiesta un parente di primo grado o un coniuge con handicap in stato di gravità come recita l’articolo 3 della legge del 5 febbraio del 1992 numero 104, stesso dicasi per un parente o per un affine di secondo grado convivente quando genitori e coniuge legati alla persona con handicap in situazione di gravità dichiarino di aver compiuto 70 anni o siano soggetti a patologie invalidanti o siano, nel peggiore dei casi, deceduti; svolgono una mansione faticosa e a dir poco pesante (il cosiddetto lavoro usurante).

In aggiunta a ciò, possono godere del pensionamento anticipato per lavoratori precoci persino i dipendenti che hanno eseguito, nell’arco di 7 o 6 anni in un lasso temporale di ben 10 anni, operazioni legate al settore estrattivo, siderurgico, infermieristico e ostetrico.

 

 

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