Con il termine “pallina”, si identificano una serie di noduli al collo dalla scoperta solitamente del tutto casuale. purtroppo la scoperta di questi noduletti porta sempre tanta paura e sconforto, generalmente si pensa sempre a troppe cose, a volte anche cattive, ma non sempre vi è da preoccuparsi. a volte si tratta semplicemente di linfonodi che si sono ingrossati magari per una semplice tonsillite.
Ecco perché questi rigonfiamenti si dividono in linfonodali e non linfonodali. È opportuno sempre un’auto esame del collo, il tutto è davvero semplicissimo da fare, basterà munirsi di specchietto e piegare indietro la testa; deglutire come se si stesse bevendo dell’acqua e osservare il collo se durante la deglutizione il collo rimarrà liscio, allora non vi è alcun problema, nel caso in cui invece si notasse un rigonfiamento o una leggera protuberanza e si sospettasse qualcosa, sarà bene rivolgersi immediatamente al medico.
Pallina nel collo: le possibili cause
Le cause noduli al collo possono essere diverse, già accennato in precedenza potranno essere non linfonodali o linfonodali; la differenza che è il nodulo non linfonodale può essere derivato da diverse situazioni come noduli tiroidei o cisti congenite, ma anche tumori benigni oppure patologie alle ghiandole salivari. Per quanto riguarda i linfonodali, questi noduli sono legati ad infezioni di natura recente. Questi sono derivare da tonsilliti, mal di denti oppure tra le cause più frequenti vi è la mononucleosi, una malattia purtroppo diffusa molto tra i giovani. Invece se il nodulo riguarda la zona tiroidea le cause sono dovute alla mancanza di iodio che purtroppo è un fattore che caratterizza l’Italia.
Diagnosi e trattamenti
Per quanto riguarda i trattamenti, prima di procedere bisognerà capire qual è la natura del nodulo il primo passo è sicuramente quello di fare una visita seguita da esami ematici, tra cui anche l’ecografia. Per i noduli di tipo linfonodale sarà semplicemente opportuno e necessario intervenire attraverso una terapia antibiotica ed antiinfiammatoria.
Le terapie servono a debellare l’infezione e quando si tratta di mononucleosi è importante riposare per almeno 15 giorni ed avere cura di seguire un’alimentazione ricca di frutta, verdura e cereali integrali. Per quanto riguarda i noduli di tipo non linfonodale, allora sarà il medico, che dopo una serie di esami fatti da altri specialisti, indicherà quale sarà la cura più giusta da seguire poiché quando si hanno di questo tipo di noduli, molte volte si dovrà intervenire chirurgicamente e procedere all’asportazione chirurgica.