22 dicembre: è questa la data segnata col circoletto rosso dagli appassionati di Nba e scommesse sul basket. Dopo la offseason più corta di sempre (il titolo è stato assegnato lo scorso 12 ottobre nella bolla di Disneyworld), gli dei del basket riprendono in tempo per coprire il Natale (l’audience è quasi ai livelli delle finals) e limitare così le perdite economiche in piena pandemia.
La free-agency ha regalato diverse sorprese (Gasol ai Lakers, Westbrook a Washington, Chris Paul a Phoenix, Wall a Houston, il ritorno di Rubio a Minneapolis) e qualche trade di rilievo è attesa nei prossimi giorni (gli occhi sono tutti su James Harden, deciso a lasciare Houston per accasarsi ai Nets). Ma è già possibile fare una primissima griglia di partenza e capire chi sono le favorite per l’anello.
Prima fascia
Dopo aver conquistato il 17esimo anello della propria storia, i Los Angeles Lakers sono stati gli indiscussi protagonisti anche della offseason: i rinnovi di LeBron James e Anthony Davis (quest’ultimo tutt’altro che scontato) garantiscono la permanenza dei due fenomeni in contemporanea almeno fino al 2023. Il roster è stato impreziosito da Marc Gasol, avanti con gli anni ma ancora in grado di fare la differenza sotto canestro, che va a sostituire Howard. Dentro anche Schroder (per Rondo) e Montrezl Harrell: i favoriti sono i gialloviola, poco da discutere.
Ci riproverà Milwaukee, vera delusione degli scorsi playoff quando vennero spazzati via dopo una regular season da favola. Resta il dubbio Antetokounmpo: il greco, Mvp della passata stagione, non ha ancora firmato il rinnovo (può farlo fino al 21 dicembre) alimentando una certa ansia tra i tifosi. Il caso Bogdanovic (trade saltata all’ultimo e figuraccia per i Bucks) ha messo in ombra l’ottimo colpo Holiday ma per il titolo manca qualcosina. I Los Angeles Clippers, dal loro canto, ci riproveranno: Lue ha preso il posto di Rivers in panchina, Leonard e George hanno probabilmente l’ultima possibilità per puntare all’anello in California, visto che saranno free-agent nel 2021. Batum, Reggie Jackson e Ibaka allungano la panchina.
Non possono passare inosservati anche i Denver Nuggets, soprattutto dopo la scorsa post-season in cui è esploso il talento di Jamaal Murray, accompagnato dal solito Jokic, mentre a Portland è arrivato anche Covington per aumentare le chance di titolo con Lillard che scalpita in questo senso.
Le altre due protagoniste ad est
Ad est, oltre a Milwaukee, fari puntati su altre due franchigie: ovviamente sui Miami Heat, finalisti la scorsa stagione ma probabilmente “sovra-dimensionati” dagli splendidi playoff. Spoelstra conta su un salto di qualità ulteriore di Adebayo e Herro per combattere nuovamente per l’anello.
Discorso a parte per i Brooklyn Nets: c’è curiosità per Steve Nash, capo-allenatore con Mike D’Antoni nello staff, ma soprattutto per il ritorno sul parquet di Kevin Durant dopo oltre un anno di assenza. C’è anche Irving, che però dovrà limitare le sue bizze fuori dal campo, chissà se poi arriverà anche il “barba”…
Le outsider
I Golden State Warriors sono lontani anni luce dalla dinastia capace di dominare nella seconda metà degli anni ’10 e il nuovo infortunio di Klay Thompson mette una pietra tombale sulle chance da titolo. Un’annata da MVP di Curry, l’apporto di Green e Wiggins e una crescita immediata del rookie Oubrie potrebbero portare nuovamente i playoff alla baia. Occhio a Philadelphia: Embiid e Simmons ci riproveranno, stavolta con Doc Rivers come coach e in campo Danny Green, un collezionatore seriale di anelli. Ci si aspettava qualcosina in più dal mercato dai Boston Celtics (è arrivato Tristan Thompson che si alternerà sotto canestro con Theis) ma sarà la crescita ulteriore di Tatum e Brown a fare eventualmente la differenza. Utah, Dallas (attesissimo Doncic), Atlanta (dove Gallinari partirà dalla panchina) aspirano legittimamente a playoff da protagoniste.