In Italia purtroppo si è ancora indietro su alcune problematiche, come per esempio il riconoscimento di alcuni diritti per le persone che subiscono maltrattamenti e discriminazioni per il loro orientamento sessuale, ma anche e soprattutto per la loro identità. Infatti non c’è solamente il problema dell’orientamento sessuale, ma anche quello dell’identità di genere poiché una persona talvolta, può essere discriminata proprio il suo comportamento che non coincide con magari con il sesso di nascita e quindi con il suo genere. Il problema del gender è un problema reale e molte sono le persone, soprattutto i ragazzi in giovane età, che devono subire maltrattamenti ed episodi di omofobia e anche aggressioni molto pesanti e anche nel mondo della scuola proprio per colpa dell’ignoranza e di leggi che non tutelano. Una legge che purtroppo non è passata in Parlamento è il DDL Zan, ovvero Disegno di Legge Zan, un disegno per una legge anti omofobia che voleva proprio punire con un’aggravante questi episodi di discriminazione e che trattava in particolar modo la problematica del gender e le sue discriminazioni.
Cos’è il gender
E’ a partire dalla legge della buona scuola del 13 luglio 2005 che viene introdotto all’interno il concetto di identità di genere con lo scopo di promuovere le pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado la parità tra i sessi ma anche la prevenzione e per la violenza di genere e nei confronti di tutte le discriminazioni e quindi si vuole informare e sensibilizzare docenti-studenti anche genitori proprio su queste tematiche del gender.
E’ molto importante il piano d’azione straordinario che si è messo in atto contro la violenza sessuale e di genere e l’importanza della formazione che deve essere fatta a livello scolastico proprio da questo punto di vista affinché già fin dalla tenera età, i ragazzi imparino a non discriminare e a riconoscere il prossimo non come diverso, ma come persona da rispettare da qualunque punto di vista lasciando da parte tutte le eventuali problematiche di genere.
Il DDL Zan
Il Disegno di Legge Zan proprio dal nome del deputato del Partito Democratico che l’ha presentato Alessandro Zan, prevedeva delle aggravanti specifiche proprio nei confronti di questi particolari crimini e discriminazioni nei confronti di omosessuali, transessuali e donne proprio per far sì che questa tematica diventasse sempre più centrale è sempre più importante dal momento che anche molti sono gli episodi di omofobia e maltrattamenti con queste aggravanti.
L’iter in Parlamento sembrava effettivamente poter portare ad un dunque e che quindi potesse essere approvato questo Disegno di Legge Zan poiché nel novembre 2020 è approvato alla camera, dopo un primo via libera. Tuttavia la legge è rimasta per molti mesi in stallo a causa soprattutto per l’ostruzionismo della Lega che non trovava la motivazione per far passare questo disegno di legge, dal momento che già esistono delle condizioni per comportamenti di questo tipo nonostante non vengano però riconosciute delle aggravanti specifiche per i reati e le pressioni nei confronti dell’orientamento sessuale e quindi per la problematica del gender.
Proprio per questo nell’aprile del 2021 la situazione si è sbloccata ma purtroppo sembrava poter avere un risvolto positivo con la definitiva approvazione che in realtà non c’è stata, perché al momento è ancora in stallo e non si prosegue con l’approvazione definitiva. E’ molto importante inoltre fare delle differenze tra il termine orientamento sessuale, per cui si intende in realtà l’attrazione sessuale nei confronti di persone di sesso opposto, oppure di entrambi i sessi o ancora dello stesso sesso e identità di genere e quindi di gender.
Il gender, cioè l’identità di genere, è quella che ognuno sente di avere ce he può anche non corrispondere al sesso di origine e questo a prescindere però dell’avvenuta o meno conclusione del ciclo che poi potrebbe portare il cambiamento di sesso.
