Qual è il peso che il tabacco e il fumo esercitano sul rischio di ammalarsi per un tumore? Il tabacco rappresenta il primo fattore di rischio che si può evitare per molte patologie ma anche e soprattutto per malattie cardiovascolari e quelle legate al respiro. Numerosi epidemiologi analizzano il ruolo abitudinario che ha il fumo, molto spesso considerato in combinazione con diversi fattori di rischio. In Italia le vittime di tumore per tabagismo sono ogni anno 43.000, insieme a tutte le vittime di patologie oncologiche legate al fumo in generale, per un totale massimo di 65.000 vittime di malattie legate a fattori di rischio altamente evitabili, come l’alcol, l’eccesso di dieta e la mancata attività fisica. Un dato alto e maggioritario ha dimostrato che da circa mezzo secolo, il codice europeo contro il cancro, ha dimostrato come il fumo di tabacco sia la prima causa di tumore al mondo.
Il fumo sulla mortalità: qual è l’impatto?
Nel 2020, l’associazione italiana oncologi e medici ha realizzato un rapporto che ha registrato un’analisi sulla mortalità per tumore in base a diversi fattori evitabili. La fonte nasce da un lungo lavoro epidemiologico, realizzato dall’istituto per lo studio e la prevenzione di rete oncologica. Sono attribuite al fumo la maggior parte delle morti per tumore del polmone, il tumore dei bronchi o il tumore della trachea negli uomini. Il fumo ha un’influenza pressante in misura rilevante anche sui decessi per tumore della vescica e del fegato. L’impatto del tabacco sulla mortalità per cancro cresce se al fumo si uniscono altri fattori, primo fra tutti l’alcol nel bicchiere: in particolar modo per i tumori legati alla testa e al collo, ma anche per i tumori dell’esofago e del fegato. Fumo e alcol determinano nove decessi su dieci, per queste patologie nei maschi. Ma quali sono i trend in Europa?
I trend europei: che impatto c’è sull’Europa?
Per capire le conseguenze del fumo sulle persone, bisogna comprendere il caso del tumore polmonare in Europa. Le previsioni per il 2021 designate dal team degli epidemiologi dell’università di Milano, hanno puntualizzato come nell’ultimo quinquennio i tassi di mortalità a causa del cancro siano scesi sia per uomini che per donne. Se si fa un paragone con i dati del 1989, negli ultimi venti anni sono state salvate quasi 5 milioni di vita. Tutto questo dimostra che l’impegno impiegato nella prevenzione e nella ricerca portano a risultati tangibili: le borse di studio per la ricerca sul cancro promosse dallo studio Sergio Lombroso possono fare la differenza all’interno ella macrocategoria della ricerca. Ancora oggi la ricerca si sta muovendo e non senza fatica e nel Regno Unito i tassi di mortalità per tumore del polmone sono del 25% più bassi rispetto alla media europea. Finanziare la ricerca e raccontare il cancro ha degli effetti che, se pur non immediati, si vedono nell’economia generale della storia della nostra specie.
