Hand rolling: trucchi, segreti e cosa sapere sul mondo del tabacco rollato

Hand rolling: trucchi, segreti e cosa sapere sul mondo del tabacco rollato

Il prezzo delle sigarette aumenta di giorno in giorno, il piacere di riscoprire un nuovo aroma appassisce mano a mano che passano gli anni da tabagista. Forse è arrivata l’ora di smettere di fumare sigarette o di passare ai trinciati da “girare” con le mani.

Quale tipo di trinciato è adatto al mio palato?

Non esiste una risposta univoca che possa esaurire la domanda. La verità è che bisognerebbe provarli tutti per capire quello che più aggrada il nostro gusto. Nel mercato si possono trovare numerosissimi tabacchi ed è facile cadere in confusione se non si hanno le giuste linee guida da seguire. Di seguito ti elencherò la suddivisione dei trinciati in gruppi secondo la Comunità Europea.

  1. Tabacco curato ad aria calda (Virginia):  è il tipo di tabacco più coltivato,  si stima circa il 70% della produzione mondiale. Si tratta di una varietà a foglia larga coltivata in terreni poveri. Il trattamento avviene tramite forni a ventilazione forzata in cui il calore prodotto in una fornace viene distribuito all’interno della massa di tabacco tramite tubature. In queste tubature la temperatura viene gradualmente portata fino a raggiungere gli 80 °C. L’intero processo dura circa una settimana. Il tabacco Virginia viene utilizzato in diverse percentuali nella miscelazione di quasi tutte le sigarette americane; nella maggior parte delle sigarette inglesi viene utilizzato in toto.
  2. Tabacco chiaro curato ad aria a temperatura ambiente (Burley, Badischer Burley, Maryland): si tratta di un tabacco a foglia larga rappresentante il 15% circa della produzione globale.  Il trattamento viene effettuato ad aria, all’interno di locali che lo riparano dalle intemperie e dal sole. All’interno dei locali la temperatura è mite e l’umidità si aggira intorno al 70%. La durata del trattamento può variare dai 20 ai 40 giorni, in funzione alla corona fogliare, al grado di maturazione delle foglie e all’andamento climatico. Viene usato principalmente per sigarette a miscela americana ma può trovarsi anche in miscele di trinciati per pipa, sigari e tabacchi da masticare.
  3. Tabacco scuro curato ad aria a temperatura ambiente (Beneventano, Havanna, Paraguay, Badischer Geudertheimer): è un tabacco a foglia larga e si aggira attorno al 2% della produzione globale. Il trattamento è effettuato all’aria aperta ed esposto in ombra per circa 60 giorni. Al termine dell’essiccazione si procede alla fermentazione, un process che opera a massa e richiede fino ad un anno di preparazione. Questo  tabacco viene impiegato soprattutto per sigarette scure, sigari, tabacco da pipa e da fiuto.
  4. Tabacco curato a fuoco (Kentucky): tabacco a foglia larga, fattura circa l’1% della produzione mondiale. Lasciato ad essiccare per alcuni giorni in appositi locali senza fuoco, si lascia poi affumicare. La temperatura viene propedeuticamente portata attorno ai 50 °C, innestando quei processi di fermentazione in massa che conferiscono il particolare aroma al tabacco. Questo tipo di trinciato viene adoperato e per i trinciati per sigarette fatte  a mano ma anche per i sigari.
  5. Tabacco curato al sole: si tratta di un tabacco dalla foglia medio piccola anche noto come “orientale” essendo una  produzione tipica dell’Impero ottomano. Questo tabacco cresce in terreni marginali e  montagnosi. Per il trattamento è necessaria una esposizione al sole di circa un mese dopo la raccolta ed il trattamento avviene quindi soprattutto all’aperto nei mesi caldi. Il trattamento varia dai 10 ai 20 giorni a seconda  delle foglie.
  6. Il tabacco Basmas, con foglie piccole e con gusto dolce e molto delicato.
  7. Il tabacco Katerini, con un gusto neutro.
  8. Il tabacco Kaba Koulas, un tipo di semi-orientale a foglia media coltivato a bassa quota in terreno fertile usato soprattutto come tabacco di riempimento.

Quanti differenti tipi di cartine che si vedono nei tabacchi! Una guida su quale scegliere quella giusta per noi

Esistono sul mercato due tipi di cartine prodotte da vari brand, chiamate di tipo A e B. Ogni cartina si adatta al diverso tipo di trinciato ma anche al tipo di palato. Conviene provarle un po’ prima tutte prima di capire qual’è che si amalgama bene al nostro gusto e al nostro tabacco. Ma andiamo a vedere quali sono.

  • Cartine di tipo A: sono cartine che hanno subito un processo di sbiancamento attraverso un percorso chimico, di norma sono di spessore medio/alto, dalla cromatura bianca simile a quella di una sigaretta, sono cartine molto resistenti che non rischiano di rompersi in mano ai neofiti dell’hand rolling. Inoltre la loro combustione è molto alta il che significa che anche non aspirando la sigaretta andrà a consumarsi da sola. Sono cartine adatte per trinciati di tabacco umidi o semi-umidi.
  • Cartine di tipo B: sono cartine che si presentano in forma traslucida. Quasi trasparenti. Hanno uno spessore basso e diversamente dalle cartine elencate di sopra vanno bene per una mano più “cauta”. Le cartine di tipo B sono a combustione lenta spegnendosi da sole se non si fuma. L’ideale per tabacchi secchi.

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