Fiori con la i: elenco completo dei principali e caratteristiche

In molti si interrogano sui nomi dei fiori e cercano di saperne di più, oggi cerchiamo curiosità sui fiori che iniziano con la lettera i. Ci saranno? Scopriamolo insieme.

La lettera I: fiori e caratteristiche

La natura e soprattutto la botanica ci hanno regalato nel tempo e nei secoli fiori e piante di ogni genere, oggi ci addentriamo nel mondo della lettera I. L’Iris, famoso anche in musica, é il primo che andiamo a vedere. L’Iris è originario dell’Europa, dell’Asia e del Nord America. Il genere comprende piante con un’altezza che può variare dagli 80 cm ai 2 metri. I fiori sono formati da 3 petali e 3 sepali. Questi sono spesso riuniti in numerose infiorescenze molto profumate con forme e colori diversissimi. E’ un fiore fortemente evocativo, ricco di leggende e significati. Questo elegante fiore simboleggia la fede e la speranza ma anche il desiderio di trasmettere un messaggio dove si danno buone o cattive notizie, per fare gli auguri in generale e in particolare a chi sta per iniziare qualcosa d’importante. Nonostante la sua bellezza e il suo aspetto abbastanza riconoscibile, l’Iris è stato spesso confuso con un altro fiore simbolo quale è il giglio. Nella cultura popolare la varietà gialla significa: ardo di passione per te. Oltre che gelosia sfrenata. Proseguiamo con qualche altra specie meno conosciuta e descriviamone il significato:

  • Iberide, regalare questo fiore vuol dire indifferenza ed egoismo;
  • Ibisco, precarietà della bellezza come se si avesse paura di distruggere qualcosa di bello;
  • Iperico, originalità e superstizione.
  • Issopo, è simbolo di sacrificio dal punto di vista sentimentale.

L’Iris: leggende e superstizioni

Nella mitologia greca, era personificato dalla dea Iris, messaggera velocissima degli ordini celesti, soprattutto di Era, che consegnava agli dei e agli uomini scendendo e risalendo gli arcobaleni dal Monte Olimpo a terra e nelle profondità terrestri e marine. L’Iris è diffuso in tutto l’emisfero boreale soprattutto nelle zone temperate. Diverse specie sono state utilizzate da Egiziani, Greci e Romani come pianta ornamentale, medicinale e in profumeria. In Cina l’Iris era impiegato come antinfiammatorio, antibatterico, antivirale e anti fungino.

L’Ibisco: ornamento e medicina

Che il suo nome derivi dal greco, è cosa risaputa oramai, si dice che a deciderlo è stato un medico, Dioscoride, nel I secolo d.C.. L’Ibisco è però originario dell’Asia Minore, a farcelo conoscere è stato Ghislain de Busbeck, un ambasciatore fiammingo che ha soggiornato a Istanbul, alla corte di Solimano il Magnifico. Studiò la botanica e inviando in Olanda vari esemplari poi diffusi nel continente e arrivati fino ai nostri tempi, scoprì l’ibisco. Ma la caratteristica fondamentale di questo fiore è rappresentata dal campo medicinale nel quale può essere utilizzato. Sono note le proprietà farmacologiche dell’Ibisco da tempo: è antisettico, astringente, emolliente, digestivo, diuretico, purgativo, refrigerante, calmante. Non c’è nulla da scartare,questo perché tutte le parti della pianta sono utili. Le foglie sono emollienti, diuretiche, refrigeranti e sedative, mentre i petali, i semi ed i calici maturi presentano le proprietà diuretiche e contro lo scorbuto come lo sono anche i frutti. Le radici, invece, molto amare, hanno notevoli qualità emollienti e fanno passare la tosse.

Dunque non é detto che un fiore debba avere proprietà essenzialmente ornamentali o che servano solo a profumare l’ambiente. E’ bene conoscerne le caratteristiche per potere utilizzare anche una pianta come non si avrebbe mai pensato di farlo!