Falsi miti sul parquet

Parquet: quante domande, quanti dubbi. Primo fra tutti : quale legno scegliere? E poi… Quale tipo di posa e finitura? Per non parlare dei costi. Vi assicuro, però, che non tutto è così difficile come sembra.

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Innanzitutto, sfatiamo il mito che vede il massello migliore del multistrato.

Il parquet in massello garantisce una lunga durata e si può lamare varie volte, ma potrebbe presentare problemi di instabilità, perchè è tutto legno, quindi tutto vivo, cioè si muove.

Il multistrato, formato da strati sovrapposti e incrociati fra loro, tra cui il pioppo e la betulla, riduce i tempi di posa, non si deve lamare nè verniciare. Per quanto riguarda i costi un massello e un buon multistrato, oggi, si equivalgono.

Posa classica o a colla?

La posa tradizionale, cioè quella chiodata, oggi si usa sempre meno perchè è costosa e richiede manodopera specializzata. La posa consigliata, invece, è quella a colla, che si può effettuare sia sul massetto nuovo che sul pavimento già esistente.

Ma è vero che il parquet non può essere posato in bagno ed in cucina? No.

Come tutti sappiamo il legno per sua natura è resistente all’acqua, però in bagno, dopo la doccia asciughiamo subito se è caduta dell’acqua per evitare ristagni e facciamo arieggiare la stanza per far uscir fuori il vapore acqueo.

In cucina, basta prestare un po’ d’attenzione alle macchie di unto, ma nulla di così preoccupante. Il wengè e il teak sono i migliori per durezza e resistenza, per superfici molto praticate, quindi, dove si ha un’usura importante.

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