Educazione gender: che cos’è? Come si promuove nelle scuole?

Educazione gender: che cos’è? Come si promuove nelle scuole?

Molto spesso negli ultimi anni si è sentito parlare su più canali e con i più disparati toni della cosiddetta educazione gender. Ma in concreto, di che cosa si tratta? Molte sono le voci di corridoio, le interpretazioni e, se vogliamo, anche le mistificazioni operate da sedicenti esperti del settore ai danni di un tipo di educazione che, con ciò che abbiamo sentito nei vari talk show, non ha nulla a che vedere. Cerchiamo quindi di fare chiarezza sul tema dell’educazione gender e sulla sua promozione nelle scuole.

Studi di genere e gender: che cos’è?

Prima di approfondire la sfera relativa alla promozione dell’educazione gender nelle scuole e la sua utilità e funzione, cerchiamo di capire in che cosa consiste in primo luogo. Quando si parla di educazione gender si fa riferimento a un branchia molto ampia di studi nati come “gender studies”, ovvero studi di genere. Al contrario di quanto si possa pensare, questi studi avevano – e hanno – quale scopo quello di studiare e comprendere i motivi e i meccanismi che portano la società ad attribuire ai maschi determinati ruoli e funzioni e alle femmine altri ruoli e funzioni. Si tratta, quindi, dello studio che porta, in parole estremamente semplificate, a capire cosa ha spinto gli esseri umani a dire che, per esempio, il blu è per i maschietti e il rosa per le femminucce, che i supereroi sono da maschi e le principesse da femmine, che gli uomini non debbano accudire i figli o eseguire lavori domestici e che le donne non siano in grado di svolgere lavori considerati, appunto, “da uomini”.

Rientrano nella definizione di “studi di genere” moltissime ricerche, e non si tratta quindi di una filosofia unica di pensiero, di manifesto o di teoria unitaria, ma piuttosto di una serie di approcci volti ad affrontare questo dilemma da più fronti.

Per rassicurare i più conservatori, non si tratta quindi di una spinta verso l’omosessualizzazione né verso la liberazione più sfrenata e senza limiti verso il sesso libero. Semplicemente, gli studi di genere mirano a comprendere determinate dinamiche sociali e il modo in cui impattano sulla vita dei singoli individui.

Dalla comprensione dei limiti imposti dai modelli sociali con cui siamo cresciuti, e dal loro studio, si è col tempo dedotto che esiste una cultura che mina la libertà individuale. Traendo spunto dagli studi di genere, si è quindi fatto leva sulla possibilità di lavorare affinché ognuno, all’interno della società, possa sentirsi libero di vivere senza dover sottostare a canoni imposti in base al sesso di appartenenza.

L’educazione gender nelle scuole

Ora che abbiamo ben chiaro il concetto degli studi di genere, passiamo ad affrontare un altro tema scottante: l’educazione gender nelle scuole. Sappiamo che l’opinione pubblica si è indignata alla sola idea, ma cosa significa veramente promuovere l’educazione gender nelle scuole?

“Insegnare il gender” significa, molto semplicemente, insegnare ai futuri adulti che, benché esistano i maschi e le femmine, con le loro differenze e i loro punti in comune, non esistono lavori da femmina e lavori da maschio. Soprattutto, che nascere maschio o femmina non deve automaticamente stare a significare che questo comporti vivere secondo determinati stereotipici se questi non ci appartengono. Significa, altresì, intervenire affinché venga insegnato il rispetto per la diversità quale valore aggiunto anziché elemento discriminante.

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