I Puffi sono comparsi per la prima volta in un fumetto, realizzato da Peyo, nome d’arte del fumettista belga Pierre Culliford, nel 1958, e da allora hanno spopolato, soprattutto con la loro serie animata. Persino lo scrittore Umberto Eco, vi ha dedicato un saggio, legato alla semantica della lingua di queste simpatiche creature.
Chi sono i Puffi?
I Puffi, nati sotto il nome di Schtroumpfs, in Belgio, sono dei piccoli folletti blu, dotati di berretto e pantaloncini bianchi, e piccoli tanto da usare dei funghi come case.
Vivono tutti in un villaggio, nel cuore di una foresta, che raramente lasciano, per evitare di venire catturati, soprattutto dal mago Gargamella, accompagnato dalla sua gatta Birba, che vorrebbe mangiarseli e trasformarli in oro. Tra gli antagonisti della serie animata, vi è anche il mago Baldassarre, a cui Gargamella ubbidisce, e che vuole i Puffi per avidità.
Tra i vari personaggi, del fumetto e della serie animata, compaiono i più diversi personaggi, alleati e non dei Puffi, come Madre Natura, loro grande amica, il mago Omnibus, vecchio amico di Grande Puffo, o Bue Grasso, un gigante temuto da tutti, ma che nel giro delle diverse puntate trova nei piccoli esseri blu dei buoni amici, oppure Denise, la nipote di Baldassarre, per nulla simile allo zio.
I nomi dei Puffi
Sembra che i Puffi prendano il nome dal loro carattere o dal ruolo che ricoprono nella storia. A cominciare dal Grande Puffo, il mago del villaggio, nonché papà di tutti i Puffi, che a differenza degli altri porta berretto e pantaloncini rossi.
Tra i Puffi più noti, si possono nominare:
- Nonno Puffo, il nonno del villaggio, che porta berretto e pantaloncini gialli;
- Nonna Puffa, una delle poche presenze femminili del villaggio;
- Puffetta, la prima femmina dei Puffi in cui ci imbatte nella serie, creata da Gargamella, ma che viene trasformata in una creatura buona dal Grande Puffo;
- Quattrocchi, il saputello del villaggio, che per questo non si rende molto simpatico agli altri;
- Tontolone, il più distratto e con la testa tra le nuvole, ma comunque molto simpatico;
- Inventore, il piccolo genio del villaggio, sempre intento a realizzare i più diversi macchinari;
- Forzuto, il Puffo più forte, con un tatuaggio a forma di cuore sul braccio destro;
- Golosone, il cuoco del villaggio, sempre intento a preparare delle leccornie;
- Naturone, Sciccoso, Sciattone e Bontina, i puffolini del villagio;
- Baby Puffo, il più piccolo, portato al villaggio da una cicogna.
L’elenco potrebbe anche continuare a lungo, con Vanitoso, Brontolone, Pittore, Burlone, Poeta, Contadino, Pigrone, etc. Se si guardano i nomi, nella versione originale, si noterà che i Puffi hanno tutti il cognome “Smurf” ovvero “Puffo”.
Ancora oggi, i Puffi sono dei personaggi molto amati, soprattutto dai più piccoli, e nel 2005, l’Unicef li ha utilizzati, in uno spot diffuso in Belgio, come simbolo della campagna “Lasciamo i bambini in pace”, che denuncia le condizioni dei bambini nelle zone di guerra, in cui il villaggio dei simpatici folletti viene distrutto da una bomba, e termina con il piccolo baby Puffo, rimasto da solo.