Abbiamo tutti una cantina, una soffitta, un garage dove siamo soliti cumulare vecchi ricordi e cimeli accumulati nel corso degli anni. E’ veramente un problema quando dobbiamo mettere in “dispensa” degli ulteriori regali sgraditi o meno e non abbiamo spazio. Abbiamo deciso di liberarci di quel tesoro che molto spesso tesoro non è (a meno che non si tratti di termini affettivi), e molto spesso sarebbe più corretto definire ciarpame.
Incollarsi il lavoro è pesante, richiede tempo, giri burocratici con la discarica annessa al nostro territorio e perché no in alcuni casi persino previo pagamento. Ti elencherò delle soluzioni “pigre” che ti permetteranno di economizzare sul tempo sbolognando il lavoro ad altri o in alternativa un modo per cercare di recuperare, forse sarebbe meglio chiamarlo remunerare, il nostro lavoro di sgombero.
Contattare gli svuota/sgombera cantine
E’ opportuno in questo caso munirsi di un poco di pazienza e contattarne di diversi, valutando soltanto quelli che praticano questa professione a titolo gratuito. La maggior parte degli sgombera cantine sono quelli volgarmente detti “rigattieri”, come compenso del loro lavoro di sgombero si approprieranno della nostra merce per poi rivenderla. Il vantaggio è quello di poter liberare i propri spazi per continuare ad accumulare a costo zero e senza muovere un dito. Gli addetti verranno a casa nostra per una cernita, valuteranno se gli conviene o meno svuotarvi il locale e nel caso ci fosse qualcosa per loro commercializzabile in un secondo momento o anche all’istante sgombereranno la vostra cantina. Attenzione però, non è detto che accetteranno di farlo a titolo gratuito. Spesso queste persone vivono rivendendo la vostra roba presso i mercatini degli usati o direttamente a privati e per questo se non ci sarà nulla di “succulento” per loro ritireranno l’offerta. Prima di contattarli quindi, fate un giro nei vostri locali dediti all’accumulo e valute se ci possano essere degli oggetti utili per queste persone che gli faranno venire voglia di sgombrare tutto. Ciarpame e non.
Organizzare un mercatino dell’usato
Richiede del tempo ma è la migliore formula per massimizzare gli introiti relativi al dovervi separare dai vostri “tesori”. Con un po’ di tempo, e tanta pazienza, potrete esporre al mondo nel vostro giardino tutta quella merce che avevate dimenticato di possedere. Potete pubblicizzarvi tramite annunci su internet o passaparola tra amici. Questa tecnica di sgombro richiede poca pigrizia e tanto spirito imprenditoriale.
Rivolgersi ai mercatini dell’usato
I mercatini dell’usato sono soliti appropinquarsi presso altri privati. La loro filosofia dedita al riciclo prevederà una stima e valutazione in cui vi adopererete entrambi al fine di stabilire il prezzo di vendita. Tenete conto che questi negozi hanno un via via delle merci che è molto frenetico e quindi i loro prodotti sono assoggettati a sconti. In un solo mese di esposizione un determinato articolo potrebbe scontarsi del 50 per cento e quindi il vostro guadagno (in percentuale) sarà dato dal prezzo a cui il prodotto e stato realmente venduto e quindi potrebbe variare da quello pattuito. Abbiamo tutti qualche numero di Topolino che crediamo valga qualcosa, abbiamo tutti l’armadio o il comò di nonna Mariuccia che sta lì, brutto ed impolverato, a ricordarci che prima o poi dovremmo separarcene. Spesso se non si è molto esigenti nel rientro economico il mercatino dell’usato potrebbe essere la scelta giusta per poterci liberare di quegli oggetti, ingombranti o non, che nella nostra casa non vedono un uso. Occhio però nel firmare il contratto di vendita. Come ho anticipato prima il prezzo potrebbe variare da quello che avete stipulato in un primo momento con il proprietario del mercatino.
Annunci su internet
Il web è pieno di siti di aste o altre tipologie di vendita. Basta munirsi di una buona fotocamera per fotografare la merce ed avere la pazienza di aspettare che qualcuno ci contatti perché interessato ad un nostro vecchio cimelio.