Secondo dei dati riportati dall’ISTAT, nel gennaio del 2018, sono 151,971 in Italia, che rappresentano il 3% della popolazione straniera. Distribuiti per tutte le regioni, la maggior parte (46,274) vive in Lombardia.
Gli indiani in Italia
Negli anni Novanta, è iniziata una grande migrazione indiana in Italia. I due paesi avevano rapporti già dai tempi più antichi, ma in tempi recenti il governo italiano ha cominciato ad avviare dei programmi che hanno attratto sempre più ingegneri ed informatici esteri, di cui molti dall’India.
Tra gli imprenditori stranieri presenti in Italia, sembra che, attualmente, gli indiani stiano al terzo posto, soprattutto tra quelli lombardi e laziali.
Una buona parte degli indiani arrivati in Italia, proviene dal Punjab, che hanno aperto attività di vendita al dettaglio e ristorazione. Sembra che gli indiani si siano integrati bene, e molti li considerano industriosi e rispettosi della legge.
Per quanto riguarda la loro diffusione, sembrano concentrati soprattutto nelle regioni settentrionali e centrali, e tra i comuni in cui si registra la presenza più indiani sono, nel rispettivo ordine: Roma, Brescia, Terracina, Sabaudia, Aprilia, Pontinia, Milano, Fondi, Reggio Calabria e Firenze.
Le religioni più diffuse nella comunità indiana in Italia, sono l’induismo e la religione sikh. Questi ultimi, sembrano in costante aumento in Italiano, ed è stato aperto un tempio sikh in Piemonte, nel 2010, a Marene (Cuneo). I sikh, lavorano soprattutto nelle campagne, come agricoltori o allevatori (soprattutto degli animali da latte), oppure nelle industrie casearie, e sembrano essere dei lavoratori particolarmente apprezzati, sia per la loro esperienza che per la loro serietà.
Tuttavia, non mancano degli episodi di discriminazione anche verso di loro. Ad esempio, nel 2009, in una scuola indiana è stata formata una classe di ventiquattro bambini indiani, ed i rappresentanti della Cgil, i genitori e le associazioni di migranti l’hanno definita “una decisione discriminatoria”, aggiungendo che è stata una scelta spinta dalla xenofobia che si aggirava sul territorio.
I cognomi indiani più diffusi in Italia
Sembra che il cognome indiano più diffuso, in Italia, sia Singh, che in sanscrito significa “leone”. Infatti, sparsi per la Lombardia, l’Emilia Romagna, il Veneto, il Lazio e la Puglia, ci sono per lo più 350 imprenditori che portano questo cognome.
Un altro cognome che si può riscontrare spesso, è Kuar, che significa “principessa”, ed è diffuso tra gli aderenti della religione sikh (di cui si è accennato prima), originari del Punjab, una regione indiana situata a nord-ovest del paese.