Una forma di comunicazione universale, dove non servono le parole, è la carezza. Essa è compresa da tutti, uomini e donne, ma anche da animali e perfino dalle piante (almeno secondo una ricerca scientifica americana”.
Fare delle carezze e essere accarezzati hanno la stessa importanza. Portano a tanti benefici che sono utili per sviluppare il carattere, per l’autostima e perfino per sentirsi amati. Diamo per scontato questo tipo di contatto, ma in realtà possiamo dire che è una grande forma di amore.
Le carezze sono importanti
Tra le prime forme di contatto umano, ad esempio tra mamma e figlio, ritroviamo la carezza che è un metodo per far sentire sicuri chi ci è vicino oppure chi si ama. Si tratta di un gesto intimo che però è istintivo. Tant’è che proprio le mamme, verso i propri figli, cercano di accarezzarli continuamente. Questo comportamento avviene in qualsiasi mondo animale.
Tale dimostrazione di affetto avviene in modo spontaneo per infondere protezione e sicurezza. La coccola è quindi fondamentale nello sviluppo umano.
Le carezze si usano per consolare, comunicare, per trasmettere il proprio appoggio, esprimere legame o comprensione.
Benefici delle carezze
La scienza medica ha preso in seria considerazione i meccanismi di comunicazione emotiva. Tra queste ritroviamo le carezze che sono utili a livello terapeutico. Quando si sta male oppure quando si ha bisogno di conforto, il primo contatto è quello di una carezza che ha lo stesso valore di un abbraccio.
Quando una carezza è lenta e delicata, su qualsiasi parte del corpo, fa reagire il cervello con intensità sviluppando un forte senso di sicurezza. Dunque si infonde tranquillità. Rafforza la fiducia. Permette di far crescere l’autostima poiché ci si sente compresi in qualche modo. Tra l’altro, in base alle ricerche psicologiche, si è notato che le carezze riescono a ridurre il dolore emotivo.
Esse riducono lo stress e l’ansia. Si iniziano ad avere dei sentimenti positivi, si spinge quindi a socializzare. Migliora il sonno e rende tranquilli negli stati di sonno agitati.
Vediamo la reazione benefica a livello scientifico. La carezza genera ossitocina, cioè un ormone sviluppato dalla reazione del cervello che rilassa i muscoli e, paradossalmente, lo stesso cervello. Si ha un benessere emotivo.
Non rinunciare mai a una carezza
Precisiamo che tutti questi benefici non li ha solo chi riceve la carezza, ma anche chi la fa. Il meccanismo è lo stesso. Il cervello è in grado di riuscire a sviluppare lo stesso stato di “piacere” o di “grazia” quando decide di fare una carezza ad un’altra persona poiché avverte una comunicazione muta, ma piacevole.
Dunque perché rinunciare a fare una carezza? Perché evitare di essere accarezzato? Sono gesti piacevoli a cui non si dovrebbe mai dire di no.